Gli operatori sanitari sono sottoposti quotidianamente allo stress dovuto al contatto con la sofferenza dei pazienti, oltre a quello derivato dalla scarsità di risorse dell’ambiente lavorativo e dal breve tempo a disposizione. Tutto questo, insieme all’ulteriore stress che può derivare dalla vita privata, può condurre al cosiddetto “burnout”. Quest’ultimo è una condizione di esaurimento fisico ed emotivo conseguente alla persistenza dei fattori stressanti e connotata dalla riduzione della motivazione al lavoro.
La Mindfulness ed i protocolli basati su di essa costituiscono una preziosa risorsa per far fronte al burnout, in particolare degli operatori sanitari, come testimoniato da svariati studi presenti in letteratura (1-7). La pratica di Mindfulness, in particolare quella legata allo sviluppo dell’attitudine di compassione, si è rivelata efficace nel ridurre lo stress, l’ansia e la depressione, e nell’aumentare l’efficacia degli interventi nei sanitari, sia medici che infermieri (1, 2, 3, 6), anche durante il corso di studi (4). Da non sottovalutare sono inoltre la facile applicabilità e l’assenza di effetti collaterali di questa pratica (5).