I telomeri sono nucleoproteine, costituite da sequenze semplici ripetute, poste alla fine dei cromosomi a proteggerne la stabilità. Con il procedere delle mitosi, e quindi negli organismi vecchi, i telomeri sono man mano più corti, e rappresentano così un indice di invecchiamento cellulare e di senescenza.
Quando la cellula si divide, può accadere che il telomero non venga replicato perchè un enzima posto alla fine della catena del DNA non funziona bene. Questo enzima si chiama Telomerasi, una DNA polimerasi (RNA-dipendente) o trascrittasi inversa, o retrotrascrittasi che promuove la replicazione dei telomeri, promuovendo quindi la longevità cellulare (anche nel caso di telomeri corti). Cellule con telomeri corti e senza telomerasi sono a rischio di morte (apoptosi). Il livello di attività della Telomerasi dipende da molti fattori, genetici e ambientali. Un’aumento dell’attività della Telomerasi è tipico delle cellule giovani e di quelle destinate a replicarsi velocemente, come quelle cancerose, mentre una sua diminuzione è caratteristica di cellule vecchie. Tanto maggiore è l’attività della Telomerasi, tanto più lunghi sono i telomeri.
Si è visto che la lunghezza dei telomeri è inversamente proporzionale all’invecchiamento cellulare, ai livelli stress cronico, e alla mortalità. Indipendentemente dall’età del soggetto, telomeri più corti sono presenti in soggetti con malattie cardiovascolari (placce ateromatose, infarti, stenosi aortica calcifica, demenza vascolare), malattie degenerative (osteoartrite, osteoporosi), diabete, obesità, insulino-resistenza, mortalità precoce, Alzheimer e stroke. Anche lo stress psichico in persone vulnerabili può avere come effetto l’accorciamento dei telomeri.
Alcuni studi hanno indagato gli effetti della meditazione sulla lunghezza dei telomeri: Jacobs e coll (2011) hanno trovato, in un gruppo di 30 soggetti dopo un ritiro di 3 mesi, un aumento dell’attività della Telomerasi; questo aumento era legato all’aumento della percezione di controllo (una misura psicologica che aumenta all’aumentare delle misure di mindfulness e del fattore psicologico chiamato “scopo di vita”) e alla diminuzione del neuroticismo.
Schutte & Malouff (2014) in una metanalisi che coinvolgeva studi effettuati su un totale di 190 pazienti, hanno confermato l’efficacia della meditazione di consapevolezza nell’incrementare l’attività della Telomerasi, che si riflette in un allungamento dei telomeri e quindi della longevità cellulare delle cellule immuni dette mononucleate.
L’ipotesi avanzata da Epel e coll (2015) sui meccanismi con cui la meditazione porta all’allungamento dei telomeri e quindi alla riduzione dell’invecchiamento cellulare, è che da un lato, riducendo gli ormoni dello stress riduca anche lo stress ossidativo, dall’altro favorisca l’allungamento del telomero attraverso un aumento dei livelli di ormoni protettivi.
Scritto da Alessandra Benedetti
Fonti
Jacobs TL, Epel ES, Lin J, Blackburn EH, Wolkowitz OM, Bridwell DA, Zanesco AP, Aichele SR, Sahdra BK, MacLean KA, King BG, Shaver PR, Rosenberg EL, Ferrer E, Wallace BA, Saron CD. Intensive meditation training, immune cell telomerase activity, and psychological mediators.Psychoneuroendocrinology. 2011 Jun;36(5):664-81. doi:10.1016/j.psyneuen.2010.09.010. Epub 2010 Oct 29.
Schutte NS, Malouff JM. A meta-analytic review of the effects of mindfulness meditation on telomerase activity.Psychoneuroendocrinology. 2014 Apr;42:45-8. doi:10.1016/j.psyneuen.2013.12.017. Epub 2014 Jan 7.
Epel E, Daubenmier J, Moskowitz J, Folkman S, Blackburn E. Can meditation slow rate of cellular aging? Cognitive stress, mindfulness, and telomeres. Ann N Y Acad Sci. 2009 Aug; 1172:34-53. doi:10.1111/j.1749-6632.2009.04414.x.